Franco Bussu

Franco Bussu (Ollolai 1943). Inizia le prime esperienze artistiche sotto la guida dello zio, Carmelo Floris e di Stanis Dessy. Nel 1962 si diploma all’Istituto d’Arte di Sassari. Insegna per alcuni anni in Barbagia e ad Oristano, dove esercita l’attività di pittore in sodalizio con Carlo Contini e Antonio Corriga. Nel 1968 espone con C. Contini al “Caffè Pirino” di Sassari. Dopo una breve parentesi americana, nel 1971 tiene una rappresentativa personale alla Sisti Gallerie di Buffalo New York. Nel 1973 espone alla Galleria Padova 10 di Padova. Soggiorna per alcuni anni a Firenze e acquisisce, all’Accademia di Belle Arti, l’abilitazione all’insegnamento di decorazione pittorica negli Istituti artistici. Si trasferisce poi a Cagliari e lavora con Giorgio Princivalle. Nel 1983 lascia l’insegnamento e si dedica completamente alla pittura. Al suo attivo trenta <<personali>> e un centinaio di collettive in Italia e all’estero. La caratteristica prima della pittura di Franco Bussu è la luminosità. In una prima fase ha indirizzato le sue ricerche anche verso la realtà quotidiana e insieme mitica del paesaggio sardo in cui è nato; il paesaggio, e la gente, con tutte le preziosità di quella terra sia dal punto di vista visivo che da quello storico, con tutte le passioni e le espressioni frementi quanto misteriose che animano e il cuore e il volto dei barbaricini. Già allora le sue qualità erano evidenti, se Renzo De Martino scriveva <<La grande lezione dei maestri sotto cui si è formato è presente non solo per l’impronta inconfondibile dello stile e dei modi figurativi >>. Nell’ultimo periodo, scompaiono le figure, vengono ripresi, anzi costruiti scenari spogli, nudi, eppure ricchi di suggestione e di forza emozionale che sono appunto le dolci, ondulate pianure che l’autore ama spesso riproporre, fasce di colore e di luce nel sole del tardo meriggio proprio come l’opera presente al museo di Atzara, dal titolo “Barbagia in rosso”; essa appartiene a questo secondo momento di Bussu, datata al 1972; vi si può ammirare la rappresentazione ondulata e infuocata di un paesaggio barbaricino al tramonto dominato dai toni accesi del rosso contrastati dal giallo; sullo sfondo spiccano dolci colline, attraversate da un sole e un cielo tinti di arancio a formare quasi un tutt’uno nella globalità del paesaggio.
Ha al suo attivo circa trenta mostre personali e un centinaio di collettive in Italia e all’estero. Ha esposto diverse volte a Cagliari, Sassari, Oristano, Nuoro, Varese, Roma, Firenze, Padova, Varese, New York, Barcellona e Montecarlo.

Mostre collettive:
1968 espone con Carlo Contini al “Caffè Pirino” Sassari
1991 collettiva alla Galleria “Piaxxa Erbe” di Verona
1991 collettiva alla Galleria “Ghelfi” di Montecatini Terme

Mostre personali:
1971 mostra personale alla “Sisti Gallerie” di Buffalo- New York
1973 espone alla Galleria “Padova 10” di Padova
1985-87-91 espone alla Galleria 13 di Cagliari
1992 personale alle “Terme Tamerici” di Montecatini Terme

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